Comitato Regionale

Emilia-Romagna

Dritti in buca

La sviluppo del golf a marchio Uisp in Italia e in Emilia-Romagna.

Una partita a golf con la Uispdi Gianluigi Amadei

(da Area Uisp n. 13)


- Tu che sport pratichi?
- Io? Ormai da qualche anno la mia attività principale nel tempo libero è il golf...
- Noooo... io intendevo sport VERO! E poi, non sei mica così anziano. Comunque... segno che le cose ti vanno bene, eh?

Questo potrebbe essere il "colloquio tipo" che la maggior parte dei praticanti del golf si è trovato ad affrontare in qualche momento della vita ed è il tipo di scambio che sintetizza in poche parole tutti i pregiudizi - in gran parte dovuti a cattiva conoscenza dei fatti - che circondano questa affascinante pratica sportiva. Sport, certo: non "passatempo", non "gioco". Sport che richiede la guida di un bravo istruttore per essere praticato con soddisfazione e che non si finisce mai di imparare (ci sono golfisti che dopo venti o trent'anni di gioco ancora non rinunciano alla loro lezione settimanale). Sport che pure non imponendo sforzi "esplosivi" richiede comunque una discreta preparazione di base (un percorso di 18 buche si svolge sulla distanza di 7 o 8 chilometri, con 80-90 ripetizioni dello "swing" che accompagna il colpo) e che per questa costanza di impegno fisico è adatto ad ogni età, ed è spesso consigliato per il recupero post-infarto o post-traumi. Sport ricco di regole, per giunta (è necessario sostenere un esame teorico per potere affrontare la prima gara) ma in cui ognuno è arbitro di se stesso, fino al punto di segnalare ai compagni e agli avversari le proprie violazioni alle regole e le penalità auto inflitte. Sport in cui c'è agonismo, ma correttamente incanalato, in quanto l'avversario non è colui che in quel momento sta giocando insieme a noi, bensì il campo. Ed è solo affrontando con intelligenza le insidie del terreno che si potrà conseguire un risultato soddisfacente, mentre il nostro avversario umano non può fare nulla per influire sul nostro rendimento, né noi sul suo.

Ma soprattutto - e qui sono i fatti a parlare contro i preconcetti troppo diffusi - il golf è uno sport per tutti. Sport per tutte le età (contro una vulgata che lo vorrebbe sport particolarmente adatto a persone mature), per tutti i generi e per tutte le capacità, in forza dei principi che sono alla base delle sue regole e che prevedono - applicando il criterio delle piazzole di partenza a distanze differenziate per età e genere, e sfruttando il concetto dell'handicap per parificare nei limiti del possibile l'abilità dei praticanti - che anche un gruppo assai eterogeneo possa affrontare insieme lo stesso percorso con uguale soddisfazione per grandi e piccoli, uomini e donne, agonisti e principianti. E sport per tutte le tasche, dato che dall'avvento del tesseramento libero (ossia la possibilità di acquisire la tessera della Federazione Italiana Golf senza essere necessariamente iscritti ad un golf club) i costi per praticare il golf si sono drasticamente ridotti, allineandosi in pratica a quelli dello sci, del tennis o della frequenza presso una palestra di buona qualità. Gli effetti di quest'ultima scelta in particolare - e il richiamare l'attenzione dei mezzi di informazione sul numero e la qualità dei tanti giovani che praticano il golf a livello agonistico con eccellenti risultati (ultimi in ordine di tempo i fratelli Molinari e Matteo Manassero) - ha richiamato l'attenzione di tanti sportivi verso questa attività, tanto da fare sfondare per la prima volta il tetto dei cento mila praticanti nel nostro paese. Ed è evidente che anche la Uisp, proprio per le caratteristiche peculiari di questo sport, ritenesse opportuno avvicinarsi a suo modo a questa disciplina, non a caso con il motto "Il golf alla portata di tutti".

L'inserimento del golf tra le attività sportive Uisp nasce da un accordo con la Federazione Italiana Golf (Fig), con lo scopo di promuovere e diffondere il gioco su tutto il territorio nazionale. Sulla base del principio condiviso che "lo sport riveste carattere di fenomeno culturale, di grande rilevanza sociale e che, per le insite implicazioni di carattere educativo, tecnico, sociale e ricreativo deve essere considerato un vero e proprio valore fondamentale per l'individuo e la collettività" è stata siglata, il 28 settembre 2010, dal presidente nazionale Uisp Filippo Fossati e dal presidente nazionale Fig Franco Chimenti la convenzione che punta a realizzare un "patto associativo" per lo sviluppo del golf in Italia, anche attraverso le strutture territoriali e in particolare all'interno della scuola.

Attualmente i soci della Lega Golf Uisp in Italia sono circa il 6% della totalità dei giocatori di golf associati alla Fig. Proprio grazie a queste 6000 associazioni la Lega Golf è diventata la ventisettesima disciplina Uisp come numero di partecipanti. In attesa della nascita delle varie Leghe Golf provinciali è stato costituito il Coordinamento Nazionale Golf Uisp per la divulgazione dell'attività sportiva con finalità formative e ricreative. I programmi definiti a livello nazionale sono ambiziosi: tantissimo entusiasmo da parte dei golf club associati e molta voglia di avvicinare a questo meraviglioso sport tutti quelli che da tre a centotre anni avranno voglia di provare. Allo scopo di promuovere questo fantastico gioco "per tutti" è stata istituita la figura di Operatore Sportivo Volontario (OSV) di golf e Pitch & Putt, i cui compiti sono la promozione, la diffusione e l'avviamento al gioco del golf, con particolare attenzione al contenimento dei prezzi. Il programma di lavoro è quello di portare i nuovi allievi golfisti (attraverso lezioni collettive di pratica, teoria, regole, etichetta, comportamento e cura del campo) ad essere nel più breve tempo possibile giocatori abilitati.

Attualmente, sul territorio nazionale il Coordinamento Golf Uisp può contare su 20 circoli di golf affiliati (distribuiti tra Valle d'Aosta, Piemonte, Trentino-Alto Adige/Südtirol, Emilia-Romagna,Toscana, Lazio e Puglia) e ha già formato un numero significativo di Osv (presenti, oltre che nelle regioni già citate, anche in Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Marche, Abruzzo e Sardegna). Tenendo fede ai propri principi, anche nel golf la Uisp si dedica alla promozione dello sport attraverso tutte quelle attività di diffusione nate per favorire l'avvicinamento di giovani e meno giovani alla pratica attiva. In questi anni quindi ci si è affidati alla capacità propedeutica del Pitch & Putt (golf giocato su campi di dimensioni ridotte e a bassissimo costo, secondo un modello sviluppato principalmente in Irlanda e Catalogna), come pure ad una presenza sistematica presso le scuole e in quegli spazi che possono favorire il contatto con i potenziali praticanti (come le fiere "Rimini Wellness" e "Skipass" a Modena). Inoltre, favorendo come sempre interpretazioni originali di pratiche sportive note e consolidate, il 2010/2011 sta vedendo il grande successo dello "Snow Golf Tour" che porta il golf sulla neve delle più note località sciistiche alpine ed appenniniche (lo scorso 20 febbraio sul nostro Monte Cimone, al Passo del Lupo), con un mix "stile Uisp" di promozione, agonismo e divertimento.

Dopo la nascita nello scorso giugno della prima Associazione Sportiva Dilettantistica (Asd) di golf del ravennate (la Asd affiliata Uisp "Golf per Tutti"), la magia del golf si è pienamente avverata nel pomeriggio del 4 febbraio presso la Polivalente Morane di Modena: una sessantina di persone si sono infatti ritrovate all'appuntamento organizzato dalla Uisp di Modena in collaborazione con Sport & Sicurezza e la nuova struttura del campo pratica golf che verrà aperta con l'inizio della primavera, prima nella nostra regione ad essere "nativamente Uisp". Dopo una visita al campo ed ai servizi attigui come la club house e la segreteria, nella sala riunioni dell'attigua Polivalente Morane si è tenuta la presentazione del libro "La magia del golf" scritto dal noto giornalista Giovanni Valentini (già direttore dei settimanali "L'Espresso" e "L'Europeo"). Con Valentini a discutere del crescente fenomeno golf c'erano Franco Chimenti (presidente Federgolf), Stefano Cazzetta (vice direttore de "La Gazzetta dello Sport"), Stefano Vaccari (assessore allo sport della Provincia di Modena). A coordinare i lavori il nostro Gabriele Bettelli, presidente di Sport e Sicurezza e direttore della rivista "Stile Libero". Dal dibattito sono emersi numerosi spunti interessanti e legati ad una disciplina praticata nel mondo da oltre sessanta milioni di sportivi e che inizia a far presa anche in Italia superando barriere e stereotipi. Affrontate anche le questioni legate ai costi della pratica e di accesso alle strutture, alle problematiche ambientali e per finire all'entrata del golf negli sport olimpici dal 2016 dopo l'ammissione "promozionale" a Londra per l'edizione 2012.

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